Perché l’Italia ha ancora così tanti “monumenti fascisti”?
La rivista New Yorker ha pubblicato un articolo in cui ci si chiede come mai in Italia sopravvivano così tanti “monumenti risalenti all’epoca fascista” (virgolette nostre), mettendo in copertina il Palazzo della civiltà italiana all’Eur, il cosiddetto “Colosseo quadrato”. Il Sole 24 ore riporta in parte il contenuto dell’articolo e la reazione della rete dei social networks: molti lettori italiani e americani hanno risposto sui social, con molte critiche, difendendo il valore e al bellezza di quelle architetture. Noi ci siamo interrogati sul significato di “monumenti” (? palazzo Farnese è un monumento? a chi? ci stavano simpatici, i Farnese?), e sul significato di “fascista” dato ad un connotato storico. La “White Architecture” statunitense è piuttosto magniloquente. bel dibattito, ci sembra di tipo interculturale. I socials si sono scatenati. Di seguito alcune risposte da twitter:
Because Italians know better… Facing History works better than erasing it.
Cause we are not Isis in Palmira. Cause we are not fascists and because, objectively, a lot of those monuments are valuables pieces of art
Rationalist architecture is precious and must be valorized. Nothing to do with fascist nostalgia. I am deeply antifascist.
What about the colosseum? Was a place full of cruelty.. what should we do?
Because are public utility BUILDINGS (houses, offices, universities, schools, train stations) not monuments !!
Link all’articolo del New Yorker
Link all’articolo del Sole 24 ore
Articolo scritto da Paola Magrone