Eclissi del 20 Marzo
–> Puoi collegarti e osservarla in diretta dall’Astrogarden (streaming) <–
Il 20 Marzo 2015 sarà possibile osservare un’eclissi di Sole dal nostro emisfero. L’eclissi sarà totale nella zona dell’Atlantico settentrionale (Isole Fær Øer e Isole Svalbard), mentre in Italia il disco solare verrà oscurato solo in parte e la percentuale di questa copertura dipenderà dalla latitudine dell’osservatore.
A Roma, e quindi anche dal nostro Astrogarden, vedremo che la Luna inizierà a coprire il Sole alle 9:24 di mattina con il raggiungimento dell’oscuramento massimo (≈ 62%) previsto tra le 10:30 e le 10:40. Il fenomeno si concluderà alle 11:43, con l’uscita definitiva del nostro satellite dal disco solare.
Questi tempi variano di qualche minuto a seconda delle località italiane da dove si osserva l’eclissi, così come varia la percentuale di oscuramento. Per esempio a Milano, l’eclissi sarà osservabile con una copertura massima pari al 68% del diametro apparente del Sole, mentre a Palermo non si supererà il 50%.
Come osservare l’eclissi
Non osservare mai il Sole ad occhio nudo o con qualche strumento ottico (binocoli o telescopi) senza una protezione per gli occhi. Gli occhiali da Sole non sono una protezione! Il rischio è quello di danneggiare in modo permanente la vista.
Per osservare il Sole, anche durante l’eclissi, è indispensabile munirsi di strumenti appositi. Una camera stenopeica può costituire un buon metodo per proiettare l’immagine solare. Per l’osservazione diretta ci sono molti metodi “artigianali”, come gli occhiali da saldatore, vetri anneriti, pellicole di Mylar. Questi metodi vanno bene per l’osservazione occasionale, ma costituiscono tutti metodi NON CERTIFICATI in quanto, soprattutto nel caso di osservazione prolungata, non garantiscono una protezione completa a tutte le lunghezze d’onda. L’unico sistema sicuro è quello di utilizzare una particolare pellicola, il Filtro solare Baader AstroSolar, certificato CE, acquistabile anche in rete da rivenditori specializzati. Esistono in commercio a prezzi molto contenuti, speciali occhiali realizzati con questo filtro. Un altro sistema è quello di seguire dirette streaming, come quella che trasmetteremo dall’Astrogarden, con il telescopio del Dipartimento di Matematica e Fisica di Roma Tre.
- Come costruire una camera stenopeica per osservare il Sole (video)
- Per saperne di più su una camera stenopeica per osservare il Sole (video)
Gli occhiali da saldatore possono essere trovati nei negozio di ferramenta o per materiali antinfortunistici, mentre è possibile acquistare filtri Mylar a un piccolo prezzo nei negozi di ottica sotto forma di appositi occhialini certificati per eclissi. Tali filtri lasciano passare solo lo 0.003% della luce visibile e lo 0.5% della radiazione infrarossa e ci permettono di osservare l’eclissi senza rischio di danneggiare il nostro occhio.
I nostri occhi (o meglio il sistema di lenti che li compone) concentrano la luce del Sole e la focalizzano tutta in un punto della retina. Guardare il Sole può causare danni permanenti agli occhi (anche cecità). Un’eccessiva esposizione può provocare danni anche dopo alcune ore in quanto le terminazioni nervose attorno alla retina sono poche e quindi non si avverte subito la sensazione di dolore.
Dove osservare l’eclissi del 20 marzo
- Puoi collegarti qui e osservarla in diretta dall’Astrogarden (streaming).
- L’Agenzia Regionale per i Parchi, il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Roma Tre e il Parco dell’Appia Antica organizzano una mattinata ad osservare l’eclisse. Appuntamento in Via Appia Antica 42/50 ore 9:00. (locandina)
APPROFONDIMENTI
Eclissi
Il fenomeno dell’eclissi, parola che deriva dal greco ἔκ (ek) e λείπειν (leipein) e che sta a significare “allontanarsi da”, “nascondersi”, “rendersi invisibile”, è un evento astronomico che implica l’oscuramento parziale o totale di un corpo celeste a causa dell’interposizione di uno, o più corpi celesti, tra esso e una fonte luminosa. In altre parole parliamo di un allineamento di 3 o più corpi celesti sullo stesso piano. Il sistema di nostro interesse è il sistema Sole-Terra-Luna e nel suo ambito avvengono, e sono quindi oggetto di studio, due tipi di eclissi: eclissi di Luna ed eclissi di Sole. Il piano dell’orbita lunare è inclinato, di un angolo di circa 5°, rispetto al piano dell’eclittica (il piano orbitale del Sole relativo al punto di vista terrestre), quindi anche se la Luna impiega poco meno di un mese per completare un giro intorno alla Terra (la durata del mese ha proprio origine dal ciclo lunare), l’allineamento Sole-Terra-Luna non si verifica sempre. Affinchè si verifichi l’allineamento la Luna deve trovarsi nel piano dell’eclittica (cosa che avviene due volte per ogni orbita lunare) proprio durante la fase di Luna Piena (eclissi di Luna) o Luna Nuova (eclissi di Sole).
Eclissi di Luna
Le eclissi di Luna avvengono quando il cono d’ombra terreste investe in maniera “totale” o “parziale” il globo Lunare. Questo tipo di fenomeno può avvenire solo quando la Luna ed il Sole si trovano in due punti diametralmente opposti rispetto alla Terra (fase di plenilunio), ossia quando la Luna si trova in vicinanza di uno dei nodi della sua orbita.
Un’eclissi totale di Luna ha durata massima di 1h e 40 min: per effetto dell’atmosfera terrestre i raggi solari vengono in parte diffusi e in parte rifratti verso l’interno del cono d’ombra, questo fa si che la Luna in eclissi totale continui ad essere più o meno visibile (questo tempo di visibilità dipende dalla sua distanza dall’asse del cono d’ombra) assumendo una colorazione tipica sui toni del rosso rame.
Questo tipo di eclissi è visibile da tutte le località terrestri per le quali il nostro satellite si trova al di sopra dell’orizzonte.
Questi fenomeni non avvengono molto spesso come ci si aspetterebbe in quanto il piano di rivoluzione della Luna è inclinato rispetto all’eclittica, questo fa sì che l’eclissi non avvenga ogni novilunio ma solo 4-5 volte l’anno.
Eclissi di Sole
Il fenomeno delle eclissi solare avviene a causa dell’interposizione della Luna fra la Terra ed il Sole, il cui disco luminoso viene quindi coperto interamente o in parte, dando luogo ad eclissi totali o parziali. Questo tipo di eclissi avviene, quindi, solo al momento della congiunzione della Luna con il Sole, cioè al novilunio, quando la Luna si trova in prossimità di uno dei nodi. A causa delle diverse distanze della Terra dal Sole e dalla Luna e delle loro diverse dimensioni, la Terra non riesce mai ad entrare interamente nel cono d’ombra lunare (la Luna è il corpo più piccolo tra i tre). Questo comporta che un’eclissi di Sole riguarda unicamente una parte limitata della superficie terrestre: Si avranno zone d’ombra in cui l’eclissi sarà totale e zone di penombra in cui l’eclissi sarà parziale. L’eclissi apparirà totale solo in una zona ristretta della Terra: l’ombra della Luna si muove sulla superficie terrestre a causa del moto di rotazione del nostro pianeta descrivendo una fascia, larga poco più di 200 km. In un’eclissi totale il disco Lunare copre interamente, ed in maniera quasi esatta, il disco solare: ciò è dovuto al fatto che il diametro angolare apparente dei due astri è pressoché uguale. Il completo ricoprimento del Sole si ha se, verificate le condizioni di distanza relativa elencate fino ad ora, il diametro angolare della Luna è uguale o maggiore di quello del Sole. Quando l’eclissi totale si verifica con la Luna all’apogeo, quindi con diametro angolare minore di quello del Sole, il ricoprimento non può essere totale: si ha una cosiddetta eclissi “anulare”.
Qualche istante prima di un’eclissi totale possono essere osservate sul fondo solare le perle di Baily, serie di piccoli punti neri, che sottolineano l’irregolarità del bordo Lunare. Nel momento della totalità appaiono la corona, i pennacchi coronali e le protuberanze solari. Sono, inoltre visibili i pianeti e le stelle più luminose.
Appuntamenti passati
Eventi di questo tipo non avvenivano in Italia dal 4 Gennaio 2011, data in cui avvenne un’eclissi parziale molto singolare: quella mattina il Sole sorse sull’Europa già eclissato. Sempre nel 2011, il 15 Giugno, ebbe luogo un’eclissi Lunare visibile dall’Italia a partire dalle ore 21:25: la Luna quella sera sorse pochi minuti prima a totalità già iniziata. L’ultima eclissi solare totale visibile dall’Italia è avvenuta il 15 febbraio 1961.
I prossimi appuntamenti
Nel nostro Paese la prossima eclissi solare parziale degna di nota sarà il 25 ottobre 2022, con un oscuramento parziale del 27% circa. La prossima eclissi Lunare invece, si verificherà il 28 settembre 2015 con il raggiungimento del totale oscuramento del disco Lunare intorno alle ore 4:00 del mattino e anche in quel caso sarà un appuntamento da non perdere.
La prossima eclissi totale che lambirà il territorio italiano (Lampedusa) avverrà il 2 agosto del 2027. Ma per osservare la prossima vera e propria eclissi solare totale “italiana” bisognerà attendere i 6 luglio del 2187… Ma, niente paura, ci sono almeno un paio di eclissi solari l’anno ed è sempre possibile organizzare un bel viaggio. Ecco un piccolo elenco delle prossime eclissi solari totali: 9 marzo 2016, Sumatra, Borneo; 21 agosto 2017, USA; 14 dicembre 2020, Argentina.
Curiosità
Fenomeni astronomici come le eclissi hanno incuriosito e addirittura spaventato molte popolazioni nel corso dei secoli. Riportiamo a seguire alcune curiosità:
· 29 Maggio 1919 – Prima conferma della Relatività GeneraleIl 29 Maggio 1919 nella città di Sobral (Brasile) e São Tomé e Príncipe (Africa centro-occidentale) fu osservata un’eclissi solare totale. Grazie a questa eclissi, lo scienziato A.Eddington riuscì a misurare la curvatura della luce di una stella visibile in prossimità del Sole, e quindi venne sperimentalmente confermata la teoria della relatività generale. Secondo la Teoria infatti una stella visibile in prossimità del Sole avrebbe dovuto apparire più esterna rispetto ad esso, in quanto l’attrazione gravitazionale del Sole avrebbe dovuto deviare la traiettoria della luce.
· Nell’antica Cina
In cinese antico, il termine per Eclissi è ‘chih’, che significa ‘mangiare’. Così, i cinesi credevano che un drago stesse mangiando la Luna, pertanto sparavano con i cannoni contro la Luna stessa, nella speranza di spaventare il drago costringendolo a fuggire.
In effetti, la marina militare cinese ha sparato contro la Luna fino a non più tardi del XIX secolo, proprio a dimostrazione di quanto la tradizione culturale sulla Luna fosse radicata nella realtà locale.
· 29 Febbraio 1504 – Colombo e l’eclisse di Luna
Durante il suo quarto viaggio alla volta dell’America, nel 1503 Cristoforo Colombo si arenò sulle coste della Giamaica, nella baia di Santa Gloria, poiché le sue navi erano danneggiate. Anche le sue provviste erano ormai molto esigue, ma le popolazioni locali si rifiutarono di fornirgli del cibo, in cambio di gioielli. Allora Colombo escogitò un piano per ingannarli. Aveva a bordo una copia di uno dei libri di Regiomontano che conteneva le predizioni di eclissi Lunari – una delle quali prevista per il 29 febbraio 1504. La sera in cui si sarebbe verificata l’eclisse organizzò un incontro con i capi delle popolazioni indigene e disse loro che Dio era molto offeso e che avrebbe fatto sparire la Luna. Come previsto, un’ombra scura cominciò a passare sul disco Lunare. Gli indigeni spaventati dissero a Colombo che gli avrebbero fornito il cibo se avrebbe intercesso per loro presso Dio. Dopo essersi ritirato a “conferire” con Dio, poco prima della fine dell’eclisse totale Colombo tornò dicendo che Dio li aveva perdonati. La Luna tornò a splendere e Colombo ottenne le scorte di cibo.
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